L’Associazione FUSIONART nasce nel 2012 per volontà di Paolo Alberto Bariletti e Veronica Parventi per promuovere e divulgare le attività di Arti Marziali (MMA, Kick Boxing, JiuJitsu), di Ginnastica Acrobatica e di Fitness “Funzionale”, tutte discipline che hanno una caratteristica comune: sono la fusione di diversi sport.

OBIETTIVO DEL PROGETTO

L’obiettivo del progetto è stato quello di migliorare la qualità dell’aria indoor a livello di batteri, virus, lieviti e muffe e odori, grazie all’installazione di un sistema di sanificazione composto da apparati che lavorano con la tecnologia della fotocatalisi.

ANALISI TECNICO ARCHITETTONICA

La struttura della palestra è composta da un ampio locale per attività di gruppo a corpo libero, tre spogliatoi, un locale adibito a deposito attrezzi e la zona di ingresso. Il trattamento dell’aria all’interno dell’edificio è differenziato per aree: la grande sala e il locale di ingresso sono serviti da una piccola unità di trattamento dell’aria centralizzata, mentre tutti gli altri spazi non dispongono di sistemi di trattamento dell’aria.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Per una sanificazione ottimale degli ambienti è stato installato un modulo “Gap” all’interno del canale di mandata dell’aria per tutti i locali serviti dall’impianto centralizzato, escludendo così la possibilità che si verifichino interruzioni involontarie del processo di sanificazione in continuo attraverso l’azione diretta dei clienti o del personale della struttura. L’installazione del modulo “GAP” è stata all’interno del canale di mandata dell’aria, nel locale tecnico ove è alloggiata la U.T.A., tenendo in adeguata considerazione la portata d’aria del canale, le dimensioni dei locali da servire, e la distanza massima che il flusso d’aria copre per raggiungere l’ultima bocchetta di diffusione. Il collegamento del modulo alla rete elettrica principale è stato effettuato previa installazione di un interruttore magnetotermico.

Per il trattamento dei locali comuni non serviti da impianto canalizzato si è optato per i dispositivi “Air Box” in misura adeguata al volume degli ambienti, installati posizionandoli su superfici orizzontali e verticali, garantendo un collegamento elettrico senza necessità di un interruttore aggiuntivo e assicurando un’adeguato spazio per la ventilazione.

RISULTATO

I risultati conseguiti, documentati dalla comparazione tra le analisi microbiologiche ante intervento e quelle post intervento, sono di stati notevolmente positivi: la carica batterica è stata quasi completamente abbattuta e l’obiettivo di abbassare i livelli di lieviti e muffe e gli odori è stato raggiunto.